"Ecco cosa ho sempre insegnato: questa è la sofferenza, e questa è la via per uscire dalla sofferenza. "
(M.63 – Siddhatta Gotama, il Buddha)
La sezione ospita documentazione testuale (articoli, saggi, libri), audio e video (CD-CD Rom-MP3), in italiano e in inglese, sull’insegnamento del Buddha - il Dhamma - e sulla tecnica di meditazione Vipassana. Testi sull’applicazione sociale della meditazione Vipassana, nelle carceri, negli ospedali, nelle scuole; e saggi sulla ricerca scientifica svolta su di essa.
La gemma incastonata nell’oro: teoria e pratica
"Nella meditazione, insieme alla pratica, deve esserci il fondamento teorico: come una montatura d’oro, protegge una gemma preziosa. Una solida base teorica dà guida e ispirazione, necessarie al praticante per compiere i giusti passi sul cammino e per continuare a procedere." (S.N. Goenka)
I documenti testuali e audiovisivi sono proposti come tasselli di conoscenza: il lettore e il meditatore potranno usarli per formare una propria mappa d’orientamento, perché adottino, tra gli strumenti messi a disposizione dal Buddha, quelli soggettivamente più idonei, per iniziare o per continuare il cammino.
"Se si potesse condensare il Tipitaka, (o Canone pali), dove si trovano tutti i discorsi del Buddha nei suoi quarantacinque anni d’insegnamento, ed estrarne l’essenziale, tutto si riassumerebbe nei 37 Bodhipakkhiya Dhamma. (I 37 strumenti a disposizione del meditatore per raggiungere l’ Illuminazione, n.d.r).
Essi dovrebbero essere conosciuti e messi in pratica con energia e determinazione da chi desidera praticare la concentrazione e Vipassana, e così utilizzare al massimo la rara opportunità di essere nato come essere umano, per la propria liberazione."
( Ledi Sayadaw, Manuals of Dhamma, VRI, Igatpuri, 2001)
Questi strumenti sono spiegati e analizzati da maestri di meditazione, per aiutare il lettore e il meditatore ad affrontare con fiducia e conoscenza il cammino della pratica della meditazione Vipassana, descritta e approfondita nella seconda sezione.
"Riferendosi alla Divina Commedia, Giovanni Pascoli, in veste di dantista (Scritti danteschi, II, Mondadori, Milano 1971, p. 1578) ha tracciato questo parallelo:
Quel poema (e in ciò è un miracolo del genio umano, non una affatto impossibile imitazione) è d’uno Shakya-Muni dell’Occidente. Così il nostro Shakya, come lo Shakya indiano, così l’eremita come l’esule, a distanza di venti secoli, cominciano dalla profonda considerazione dell’umana miseria. Io vedo l’uno estatico a’ piedi del fico, ashvattha ficus religiosa; l’altro errante nell’ombra della selva. E dalla miseria si elevano, l’uno per isvanire nel Nirvana, e l’altro per profondare nel Miro Gurge**. E tutti e due escono dalla miseria ispirati a predicare a tutti la pace e l’amore: la felicità."
(A. Lanza, da Lanza A., Dante e la Gnosi, Mediterranee, Roma, 1990, in Paramita , Maitreya, Roma, 1990, Tra Dante e Pascoli … il Buddha.)
La diffusione di una conoscenza, di un insegnamento, non avviene mai per caso. In Italia, quella dell’insegnamento del Buddha ha radici lontane: grazie a precursori che "prepararono il terreno", possiamo ora apprezzarne e approfondirne sia l’aspetto teorico sia l’aspetto pratico.
Per questo uno spazio sarà dedicato ai primi testi significativi italiani sul buddhismo, e a notizie ed articoli, sulla divulgazione delle parole del Buddha, risalenti alla fine dell’Ottocento.
In italiano:
www.bibliotecavipassana.org
In inglese :
www.pariyatti.org
In Italia:
www.atala.dhamma.org
Nel mondo:
www.dhamma.org
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